Qui di seguito un breve, semi-serio racconto fotografico del 3rd International Nordic Walking Trail Meeeting di Cison di Valmarino.
Sono le 7.30 e il pulmino sbuffante dell'organizzazione ci scarica alla partenza, situata al Passo
S. Boldo, dopo aver percorso la bella "Strada dei 100 giorni" con le sue gallerie scavate sui tornanti dal genio militare austriaco.
Fa un pò fresco ma il sole comincia a spuntare dalle cime che sovrastano il passo e quelli arrivati con le corse precedenti stanno già approfittando del ristoro pre-partenza.
E adesso sono pronto anch'io: zaino idrico in spalla, "magiche" barrette energetiche nelle tasche, GPS Garmin al polso per tracciare il percorso e macchina fotografica per immortalare gli scorci panoramici che l'organizzazione ha magnificato nel volantino di presentazione.
Sono quasi le 9 e dopo aver ascoltato le ultime raccomandazioni dello speacker Alex e l'inno nazionale suonato dagli alpini, senza le stecche dell'anno scorso alla partenza a Malga Mariech, e sotto l'occhio vigile dei "veci"...
....eccoci schierati là a sinistra in prima fila con il saluto classico dei nordic walker. Non abbiamo velleità di arrivare tra i primi, solo comparire nella foto!
I primi infatti li fotografo subito, perché dopo li vedrò solo al traguardo!
Poi si comincia a salire e si vedono i primi panorami verso la Valbelluna.
Scendiamo lungo il tratto del "Sentiero Panoramico TV1": tutta un'altra cosa che farlo in salita come 2 anni fa! E poi imbocchiamo la "Caldella", tanto "amata" dai praticanti di mtb, che ci porterà giù a Tovena.
Ci lanciamo all'inseguimento di quelli che ci hanno superato in salita (Paolo continua a timbrare tutti i ristori, io vado sempre di barrette) ma non perdo l'occasione di fotografare i laghi di Revine e le colline di Gai dove svetta la chiesa di S. Michele.
Effettivamente il nostro inseguimento in discesa lungo la Caldella dà buoni risultati e riusciamo a scalare diverse posizioni ma...
.... dopo il ristoro di Tovena mi viene il dubbio che forse le barrette non erano così "magiche" o forse dovevo prenderne qualcuna in più.
Fatto sta che le gambe sono pesanti e così devo rallentare lasciando andare Paolo, lui sì bello carico (sarà perché si è fatto tutti i ristori?).
E con Paolo ci lanciamo sul meritato pasta party: anche quest'anno siamo arrivati in fondo al percorso più duro.
La terza edizione va così in archivio e siamo quindi giunti ai titoli di coda:un grazie agli organizzatori, un complimento a tutti quelli che c'erano e, se il racconto vi è piaciuto, ci si vede l'anno prossimo per la quarta edizione.

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